Confronto sulla sostenibilità
Lo scorso 2 febbraio, tre classi quinte dell’Istituto Tecnico Antonio Zanon di Udine hanno potuto entrare nel cuore dell’azienda EPS, esplorandone i reparti produttivi e studiandone l’approccio trasversale alla sostenibilità. Non solo produzioni e consumo responsabile, ma anche rispetto di persone e territorio: EPS ha spiegato ad oltre cinquanta giovani che cosa significa davvero sostenibilità per una azienda di medie dimensioni operante nel settore della produzione di particolari in plastica durevole.
Un’opportunità per scardinare il paradigma dell’economia lineare, a fronte di una visione circolare e di coinvolgimento della filiera, nella quale si sono evidenziati i molteplici impieghi della plastica, l’innovazione nel campo dei bio materiali, il riciclo e il reimpiego nelle produzioni, e in generale il valore di impatto economico ed industriale di questo materiale. Un chiave di lettura delle soluzioni che consentono di accelerare il cambiamento che hanno coinvolto anche gli aspetti etico-sociali legati a persone e territorio. Sono state raccontate le iniziative per coinvolgere le persone, dentro e fuori l’azienda, per la salute e il benessere, la crescita e la formazione, la parità di genere e l’inclusione perché come ha spiegato Lorena Zambon, Direttore Generale di EPS, “puntiamo a creare una squadra felice e coesa verso gli obiettivi della nostra organizzazione”.
Un’occasione unica, per condividere con le nuove generazioni i diversi modi con cui l’azienda opera, ogni giorno, in ottica di sostenibilità ambientale e sociale, con tanti progetti a favore della comunità e delle nuove generazioni. “Nuove generazioni il cui futuro dipende dalle nostre azioni e verso cui abbiamo la responsabilità di consegnare una eredità positiva”, come ha sottolineato Lorena Zambon al termine dell’incontro. La visita aziendale è stata la conclusione di un progetto formativo realizzato insieme all’associazione Animaimpresa e teso ad avvicinare le classi quinte dell’IT Zanon a modelli di consumo e produzione responsabili e sostenibili.
Articolo tratto da Evolution #3
