Lo scorso sabato 24 aprile, alcuni membri del Gruppo Giovani di Animaimpresa hanno partecipato ad un’iniziativa promossa da ripuliAMOci challenge. La “sfida” in questione – ideata da Valentina Martinis tramite un gruppo Facebook, che ormai conta quasi 6000 persone provenienti dalla regione FVG e non solo – è quella di approfittare di ogni passeggiata per raccogliere eventuali rifiuti individuati per strade, centri abitati o spazi di ogni genere. Un invito, dunque, a lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato, citando Baden-Powell.
Lo scorso sabato è stata organizzata un’iniziativa di raccolta collettiva, che ha visto l’adesione di quasi 150 persone, tra adulti, bambini ed alpini volontari. Tra questi, anche alcune ragazze e ragazzi del Gruppo Giovani di Animaimpresa.
Aderendo a questa challenge, semplice quanto impattante, emergono consapevolezze contrastanti. La prima, la contaminazione negativa: si inizia a guardare con più attenzione l’ambiente che ci circonda, prendendo atto dell’ingente quantità di rifiuti abbandonati – invisibili ad un occhio poco attento, o forse assuefatto. Ricalibrando lo sguardo, è impossibile non notare quanto poco rispetto vi sia per i nostri quartieri e per le vie che dovrebbero essere il cuore della nostra quotidianità. Lattine, cartacce, mozziconi: interi sacchi di immondizia raccolti in pochissimi metri quadrati fanno riflettere, non poco, sui comportamenti di un Paese che si dichiara civile. Malcuranza? Maleducazione? Non sta a noi dirlo, né lamentarcene. L’iniziativa ha lo scopo di tradurre l’insofferenza in un senso di proattività che porta a rendersi protagonisti del cambiamento. E qui arriviamo alla seconda contaminazione, quella positiva. Questo movimento si sta sviluppando sempre di più, allargando il numero dei partecipanti ed i territori oggetto di iniziative di pulizia. Il passaparola e lo strumento Social permettono di dar conto con orgoglio di quanto fatto e raccolto, ispirando altre persone e nutrendo un senso di civiltà, troppo spesso assopito. Tramite la cura del territorio e la presa di responsabilità che ne consegue, ci sente, per una correlazione banale quanto potente, persone migliori.
L’invito è dunque quello di mettersi in gioco, partecipando a queste iniziative o andando a raccogliere rifiuti singolarmente, così da aumentare la propria consapevolezza e quella di chi ci sta intorno: basta davvero poco per rendere il mondo migliore di come lo si è trovato.
A cura di Irene Quaglia
Per approfondire: ripuliAMoci challenge